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Pubblicato: Giovedì, 21 Settembre 2023 18:37
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RACCOLTA FONDI
Abbiamo istituito una raccolta fondi per permettere a Ri.cominci.Amo di raggiungere il maggior numero di studenti delle scuole di 93 comuni coinvolti dalla terribile catastrofe idrogeologica di maggio 2023 *.
Per dare supporto alle famiglie delle realtà più colpite, aiuteremo i giovani delle scuole (figli e nipoti) ad affrontare le incognite materiali prodotte da quegli eventi, fornendo loro una solida conoscenza dei fenomeni accaduti e quindi quegli gli attrezzi culturali fondamentali per non esserne più vittime in futuro.
Per tantissime scuole che si sono risollevate coraggiosamente dai danni la generosità di tanti farà la differenza, divenendo con Ri.cominci.Amo da gennaio a maggio 2024 le meravigliose tappe di una grande viaggio che le unirà tutte idealmente e lancerà anche un grande messaggio di civiltà:
solo con una corretta cultura del rischio e della preparazione della cittadinanza possiamo uscire dall'incubo della costante emergenza idrogeologica in cui vivono gli abitanti di migliaia tra città e borghi italiani.
Vi terremo aggiornati sull'andamento della raccolta fondi e sui progressi ed i traguardi raggiunti.
CON BONIFICO BANCARIO O BOLLETTINO A: ETA BETA APS
Bank transfer or Post Bill of payment to: ETA BETA APS / ETA BETA CHARITY
IBAN: IT46 D 07601 02800 000067123620
Conto corrente n° 67123620 intestato a: ETA BETA APS
Bank account n° 67123620 belonging to: ETA BETA CHARITY
Specificando la causale "Donazione Ricominciamo con i giovani - scuole maggio 2023"
Bank transfer description: "Donation Let's start again with the youth - schools May 2023"
BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX
BIC/SWIFT code: BPPIITRRXXX
* comuni individuati dalle Delibere del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano dei giorni 4 e 23 maggio 2023 e formalizzati nel comunicato del C.d.M. n.36 del 25/05/2023
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Pubblicato: Martedì, 20 Giugno 2023 00:44
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RICERCARE – COMUNICARE – MITIGARE LE CAUSE DEL DISSESTO NATURALE ITALIANO / STRUMENTI E SOLIDARIETA’ ALDILA’ DELLE PAROLE
Gli eventi di maggio 2023 nelle comunità colpite da alluvioni e frane tra Emilia-Romagna Toscana e Marche costituiscono una durissima prova che che richiederà risorse, tempo, idee e coraggio per essere superata.
Eta Beta insieme ai suoi partner di sostegno, intende dare un proprio fattivo contributo, attraverso il progetto Ri.cominci.Amo* pensato già nel 2012 per le zone colpite da calamità naturali e dedicato alle persone che vi sono state direttamente o indirettamente coinvolte e che sarà declinato per il pubblico scolastico (alunni, studenti ed insegnanti).
Usando gli strumenti che sono per noi più congeniali vorremmo offrire una concreta prospettiva di speranza, per uno dei pubblici che più hanno mostrato di apprezzare il progetto negli anni.
Dopo anni di studio ed esperienza abbiamo sviluppato una specifica didattica interattiva e STEM, efficaci strumenti di formazione in ambito idrogeologico da un livello basilare a quello evoluto (che dovrebbe essere patrimonio di conoscenza dalle professioni tecniche), gli strumenti della comunicazione del rischio, la comprensione dei fenomeni idrogeologici e delle dinamiche antropiche attraverso la piattaforma
Flumina.
Nessuno nasconde che sono molte le incognite, che riguardano i danni, i risarcimenti, una ricostruzione che richiederà tempo e non sarà scevra da molte problematiche, per non parlare dell'eventualità che non si possa ritornare alla situazione precedente i fatti di maggio.
Questi interrogativi riguardano tutte le scelte delle comunità e delle istituzioni, ma anche le scelte passate e future delle aziende, delle famiglie e dei singoli. Riguarderanno in futuro l'informazione sul rischio e la sua comunicazione, una efficace preparazione civile che per diversi motivi in Italia non abbiamo ancora potuto pienamente raggiungere, ma che potrebbe essere già da adesso grandemente di aiuto, anche per la ricostruzione.
Per le popolazioni colpite - e specie per i giovani - gli interrogativi sono forse ancora più profondi e fondativi e riguardano il proprio ambito esistenziale ed il proprio futuro: ed anche a questi dovremmo poter dare risposte: semplici, informate e miranti ad un necessario miglioramento. Questo è quello che ci prefiggiamo di fare con Ri.cominci.Amo.
Non è poi un caso che ci si rivolga alla scuola, al corpo docente ed ai loro studenti, perché questi sono luoghi di cultura presenti in tutti i territori e perché qui sono le persone che si stanno formando: dove è possibile incidere in modo decisivo ed allo stesso tempo operare in un contesto pubblico, in un'istituzione sufficientemente aperta a tutta la collettività.
Alle istituzioni ed agli stessi enti locali stiamo rivolgendo un invito alla collaborazione, dato che tutto quello che si svolgerà a scuola tra pochi mesi con il progetto - potrebbe essere in un futuro molto vicino - patrimonio di ogni comune cittadino portatore per diritto costituzionale di essere informato e di poter tutelare la propria incolumità e le proprie proprietà dalle calamità naturali.
Il programma che proponiamo oggi è rivolto e dedicato ad alunni e studenti delle scuole, dalla terza classe della primaria, a tutte le classi della secondaria di primo e secondo grado; purtroppo siamo coscienti che con le sole forze che stiamo raccogliendo non sarà possibile coinvolgere tutte le scuole e per le scuole contattate, solo alcune classi potranno partecipare, tanto è esteso il cratere dei disastri patiti a maggio 2023, e tanto è ampia la popolazione coinvolta**. Visto che questo processo di raccolta è ancora in corso, non siamo ancora in grado di definire esattamente l'ampiezza del pubblico scolastico a cui sarà possibile rivolgersi.
Pensiamo che per i giovani sia indispensabile costruire una solida consapevolezza degli eventi patiti, non solo sull'esperienza emotiva -anche traumatica- o sulla base del sentito dire o della pubblicistica mediatica, ma sulla base di concatenazioni causali ottenibili con il metodo empirico-scientifico ed appoggiandosi a solidi assunti scientifici.
Ci rivolgiamo alle scuole interpellate, come interlocutori primari, e chiediamo fin da ora di poter conoscere meglio il pensiero di insegnanti e dirigenti in merito a quanto è stato qui accennato, e per
una adesione del proprio istituto a Ri.cominci.Amo che speriamo possa essere convinta ed informata.
Quello che proponiamo non è diverso da ciò che facciamo abitualmente con il Flumina Tour, e prevede le seguenti articolazioni:
- un breve incontro plenario con le classi coinvolte, per la conoscenza reciproca e per una base minima di informazione;
- un laboratorio interattivo basato su Flumina di 1h30 / 2h dedicato ad ogni singola classe partecipante che renderà evidenti e chiari fenomeni importantissimi -ma conosciuti solo dagli specialisti- di geoscienze ed idrologia;
- una eventuale uscita sul territorio verso i corsi d'acqua vicini alla sede scolastica;
Le discipline trasversalmente coinvolte sono le seguenti:
per la scuola primaria: le scienze, la matematica, la storia, la geografia e l'educazione civica;
per la scuola secondaria di primo grado: le scienze, la matematica, tecnologia, storia-geografia ed educazione civica;
per la scuola secondaria di secondo grado e per il successivo triennio: la scienza della terra, la fisica, la geografia fisica ed umana, le discipline economico-giuridiche ed estimative, la storia e l'educazione civica;
Per ogni città - o circondario territoriale - verrà individuato un istituto scolastico che funga da base di riferimento per le attività legate al progetto ed a cui si farà riferimento: un punto tappa di un tour più grande che si snoderà estesamente da gennaio 2024, tra Emilia-Romagna, Toscana e Marche nei comuni individuati dalle delibere precedenti al Consiglio dei Ministri del 25 maggio 2023 per la dichiarazione dello stato di emergenza in quei territori.
Ogni scuola contatta avrà la possibilità di coinvolgere un numero massimo di classi che sarà reso noto in novembre-dicembre. L'accesso sarà gratuito.
Le candidature verranno esaminate in ordine di presentazione; le scuole potranno ricevere dalla nostra segreteria successive richieste di integrazione documentale, fino all'accettazione e calendarizzazione degli interventi nel periodo temporale da gennaio a maggio 2024.
Un cordiale saluto e buon lavoro ed inizio anno scolastico a tutti/e
Per informazioni di prega di rivolgersi alla segreteria organizzativa: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Referente del progetto
dr. Alessandro Casoli
per Eta Beta APS
+39 324.7799951
Ente del Terzo Settore - Iscritto al RUNTS
sede legale:
via Alessandro Volta 34 / 38
50051 Castelfiorentino (Firenze)
+39 0571 1553481
C.F. 91020790480
https:/www.etabetaps.org
https://www.flumina.eu
* Ri.cominci.Amo è un progetto speciale del programma Flumina Tour che ha ricevuto nel 2012 un formale riconoscimento dal Presidente della Repubblica Italiana.
** Si calcola che siano quasi 2 milioni le persone residenti nell'area colpite dalle calamità del maggio 2023.
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Pubblicato: Sabato, 20 Maggio 2023 15:42
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Romagna maggio 2023, decine di morti. Ma il trend si aggrava e si ripete ovunque. Da anni.
Si discute e si addita il cambiamento climatico e le sfavorevoli circostanze per gli esiti luttuosi del dissesto idro-geologico che colpisce i territori.
Si parla di politiche di emergenza che sopravanzano sempre le politiche di prevenzione, e che si devono realizzare le infrastrutture e che i soldi per 'mettere in sicurezza' i territori ci sono.
E' vero, ma sfuggono (o si coprono) omissioni quanto meno curiose...
si parla poco di territori vallivi devastati dal consumo di suolo e cementificati, di sedi fluviali ristrette drasticamente negli ultimi secoli e tamponate da argini troppo vicini, di interi territori montani ormai pressoché disabitati ed non presidiati.
La programmazione ed il governo idraulico dei territori sono gli strumenti che permetterebbero di acquisire livelli di resilienza contro eventi eccezionali di siccità e di piena.
Non se ne parla perché la resilienza con un governo idraulico davvero autorevole ed efficace dei territori sarà possibile:
1) solo ridisegnando i perimetri delle pertinenze fluviali in senso ampliativo (e non certo in senso variativo o restrittivo)
2) riconsiderare il mosaico degli insediamenti nelle zone più pericolose studiandone un progressivo abbandono perché costano troppo in termini di costruzione di infrastrutture e manutenzione, e di futuri danni che verranno registrati e dovranno essere contabilizzati;
3) incoraggiare il ri-popolamento e la cura dei territori montani oggi quasi disabitati per invertire il processo dell'abbandono.
4) informare sul rischio e comunicare il rischio idro-geologico: dato che esso non potrà mai essere completamente azzerato è necessario raggiungere livelli molto alti di consapevolezza e di preparazione.

Perché queste tre cose non vengono fatte? Probabilmente perché richiedono coraggio ed autorevolezza che scarseggiano o non ci sono più, e che se trovate ed applicate produrrebbero effetti positivi duraturi, ma certamente anche impopolarità, proteste e vertenze giudiziarie.
La virtù nel caso del dissesto idro-geologico, rischia di essere pagata cara da chi le applicherà, e non compresa dai più. Ma probabilmente non c'è altra via d'uscita.

Foto credits: 2,3, 4 e 5: Silvia Camporesi (Artribune.com) e foto 1 (patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it)