Ri.cominci.Amo 2024 - 2025 / cronoprogramma provvisorio con le scuole contattate / partecipanti

Ri.cominci.Amo.

Gli istituti scolastici delle Marche e dell'Umbria coinvolti nel settembre 2022 nei disastri idrogeologici di quel mese

e quelli residuali coinvolti negli eventi del maggio 2023

contattati e calendario provvisorio degli interventi: (pubblicazione prevista: novembre 2023)

 

Settembre-Ottobre 2024

Emilia Romagna, Umbria, Marche

 

Novembre-Dicembre 2024

Emilia Romagna, Marche

Toscana (novembre 2023)*

 

Gennaio-Febbraio 2025

Emilia Romagna, Marche

Toscana (novembre 2023)*

 

Marzo-Aprile 2025

Marche, Umbria

 

Maggio-Giugno 2025

Marche, Umbria

 

* aggiornamento a seguito degli eventi alluvionali che hanno colpito alcuni territori delle province di Firenze, Prato, Pistoia, Pisa e Firenze.

Ri.cominci.Amo 2024 - 2025 / il programma si estende anche alla Toscana

Ci rivolgiamo agli enti locali, affinché appoggino il programma e promuovano con noi un evento locale nel proprio territorio a beneficio del pubblico scolastico, estendendolo preferibilmente anche al resto della cittadinanza residente recentemente danneggiata.
 
Ci rivolgiamo alle aziende sensibili al tema della sostenibilità ambientale ed impegnati con un proprio programma di Corporate Social Responsability, e convinte della necessità di tramutare la vulnerabilità diffusa del territorio di oggi in una resilienza che sappia rispondere alle sfide future, perché instaurando un dialogo sostengano lo sforzo e le necessità del programma proposto.
 
Ci rivolgiamo alle scuole, e chiediamo fin da ora di poter conoscere meglio il pensiero di insegnanti e dirigenti in merito a quanto è stato qui accennato, e per una adesione del proprio istituto a Ri.cominci.Amo che speriamo possa essere convinta ed informata.
 
Quello che proponiamo non è diverso da ciò che facciamo abitualmente con il Flumina Tour, e prevede le seguenti articolazioni:
 
- un breve incontro plenario con le classi coinvolte (preferibilmente in videoconferenza) , per la conoscenza reciproca e per una base minima di informazione;
 
- un laboratorio interattivo basato su Flumina di 1h30 / 2h dedicato ad ogni singola classe partecipante che renderà evidenti e chiari fenomeni importantissimi -ma conosciuti solo dagli specialisti- di geoscienze ed idrologia;
 
- una eventuale uscita sul territorio verso i corsi d'acqua vicini alla sede scolastica;
 
- una eventuale restituzione di lavori realizzati dalle classi o dai singoli alunni/studenti a seguito della partecipazione al progetto Ri-cominci.Amo.  
 
Le discipline trasversalmente coinvolte sono le seguenti:
per la scuola primaria: le scienze, la matematica, la storia, la geografia e l'educazione civica;
per la scuola secondaria di primo grado: le scienze, la matematica, tecnologia, storia-geografia ed educazione civica;
per la scuola secondaria di secondo grado e per il successivo triennio: la scienza della terra, la fisica, la geografia fisica ed umana, le discipline economico-giuridiche ed estimative, la storia e l'educazione civica;
 
Per ogni città - o circondario territoriale - la nostra segreteria dovrà individuare un istituto scolastico che funga da base di riferimento per le attività legate al progetto ed a cui si farà riferimento: un punto tappa di un tour più grande che si snoderà da settembre 2024, tra Emilia-Romagna, Toscana e Marche nei comuni individuati dalle delibere  del Consiglio dei Ministri delle annualità 2022-2023 per la dichiarazione dello stato di emergenza in quei territori, e che si concluderà con la fine dell'anno scolastico.

Mentre in Romagna a maggio 2023 (e prima ancora nelle Marche a settembre 2022), a non aver retto erano stati i territori collinari e montani dell'Appennino e di conseguenza il fitto reticolo dei fiumi appenninici verso l'Adriatico, in Toscana è stato il reticolo idrografico minore nelle aree interne e maggiormente urbanizzate ad entrare in crisi ed a determinare il disastro. Uniamo dunque le forze affinché si ponga attenzione alla preparazione ed alla capacità di risposta della cittadinanza, delle imprese, e degli enti pubblici per mitigare e ridurre i danni attesi futuri del rischio idrogeologico. Non tra dieci o tra venti anni, ma subito e con investimenti esigui ma efficaci che saranno soprattutto sul capitale umano, rispetto ai tempi lunghi degli interventi strutturali di prevenzione.